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un compleanno in rosa

Un compleanno in rosa

Ovvero: torte da tagliare, desideri da esprimere, candeline da spegnere. Non in quest’ordine.

I compleanni da bambino sono tutti fissati nel tempo, in fotografie che uno dei nostri genitori ha pazientemente incollato in pesanti album di pelle decorati. 

Nelle foto di quei momenti ci sono palloncini, abiti di dubbio gusto, volti di persone scomparse dalla nostra vita. 

Un girotondo di colori, sorrisi, regali e candeline. 

E mentre arriva la torta, qualcuno nella stanza domanda a una bambina vestita di rosa: “cosa vuoi fare da grande?”. 

Nessun dubbio allora: voglio fare la dottoressa, voglio fare l’astronauta, voglio fare il poliziotto. 


Il tempo passa, le fotografie diventano. digitali e gli album non si conservano più. Quei bambini sono marketing manager, social media specialist, retail accountant, influencer. Forse qualche dottore c’è, nei limiti dei concorsi a numero chiuso. E continuano a compiere gli anni.

Dall’album di fotografie, i bambini di allora guardano la loro controparte spegnere candeline colorate, e si sorprendono a non riconoscersi. Eppure gli occhi sono gli stessi, e il vestito ha anche lo stesso colore. 

Ci sono sorrisi, regali e candeline. Ma cosa c’è che non va? 

“Mi dispiace, piccola me. Le cose non sono andate come previsto. Ricordi le storie che raccontavi da bambina? Ore le storie si fanno su Instagram. Ricordi i draghi delle favole? Quelli realizzati in computer grafica fanno più paura di quelli che immaginavi tu. E i cavalieri indossano l’armatura per non aver paura, ma non sanno combattere nessuna battaglia.”

Nel sentire questa confessione, i bambini nelle fotografie ingiallite lasciano perdere i palloncini, e con le braccia conserte, la bocca stretta in una smorfia e la fronte corrucciata sembrano chiedere silenziosamente perché. 

Inevitabilmente, non avranno risposte. Torneranno a sorridere nell’album di pelle, sullo scaffale in alto della libreria, bloccati in un momento di bellezza a cui non si può tornare. 

Un compleanno in rosa

Sola, davanti alla torta, anche stavolta cantano tanti auguri, e mentre le voci stonate proseguono, guardi le candeline. 

Una candelina per la famiglia. 

Una per la salute. 

Una per il lavoro. 

Una candelina per il cuore, ancora in quarantena.

Una candelina per quello che passa, un’altra per quello che resta. 

Una per il bel tempo nel weekend, un’altra per la pioggia il lunedì. 

Una per i sogni infranti. 

Una per quelli ancora da realizzare. 

E se esprimi il desiderio sbagliato? 

Le fragole si mescolano alla panna, tingendo tutto di rosa. 

“Esprimi un desiderio!” 

Da grande vorrei fare il bambino. 

Le candeline si spengono.

Battiti di mani. 

Ma i desideri non realizzati dove vanno? 

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